CAPODANNO 2023-24 A CAGLIARI. LE LEZIONI DI SPETTACOLO DI GRAZIELLA MARCHI: SENZA CONTRATTO CON L’ AGENZIA DELL’ ARTISTA, QUALSIASI DELIBERA COMUNALE NON HA EFFICACIA
Foto e testi di Graziella Marchi.
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Tutti parlano, i giornali scrivono, e nessuno capisce che il Comune di Cagliari può redigere tutte le Delibere che vuole, ma non possono essere attuate e non hanno efficacia se manca l’ “elemento” principale: IL CONTRATTO CON L’ AGENZIA/MANAGEMENT DELL’ ARTISTA.
Il Comune di Cagliari scopriamo, per l’ ennesima volta, che non ha una Giunta, ossia chi ha il ruolo politico non ha alcuna conoscenza né competenza nelle materie per le quali è stato scelto o chiamato a ricoprire l’incarico di Assessore, demandando ai Dirigenti qualsiasi decisione ed attuazione, e dando a questi ultimi, di fatto, il potere, oltreché decisionale, anche politico. Gravissimo.
Passiamo alle Delibere sul Capodanno 2023-24 del Comune di Cagliari, sono per ora 3, votate a maggioranza dalla Giunta Comunale, che si riassumono:
n. 108/2023 Natale e festeggiamenti di fine anno 2023: “linee di indirizzo per l’organizzazione, la realizzazione e la gestione di addobbi luminosi natalizi, del capodanno e festeggiamenti di fine anno, di mercatini e di altre attività di animazione territoriale”;
n. 229 dell’ 8.11.2023: “integrazione all’atto di indirizzo di cui alla deliberazione di G.C. n. 108/2023″;
n. 253 del 22.11.2023: “…di individuare l’artista Marco Mengoni per l’evento del Capodanno di Cagliari”.
In queste Delibere non si parla di cifre stanziate per l’ evento Capodanno, non si parla di contratto firmato con l’ Agenzia/Management dell’ Artista Mengoni, ma si demanda al Dirigente di compiere tutti gli atti amministrativi per attuare quanto scritto nell’ ultima Delibera 253 che riassume anche le 2 precedenti.
Supponendo che vengano “impegnati” i 700 mila euro di cui si parla “in giro“, perche’ finora non scritti in alcun “Atto Amministrativo” comunale, la cifra è corretta, perché non va all’Artista ma e’ la somma necessaria per: il costo noleggio, montaggio, smontaggio di un palco ché sarà di almeno 20metri x 15mt, omologato, certificato dagli ingegneri, il costo dei facchini che montano e smontano, il costo dell’ impianto Audio Luci, che non è certo locale ma deve arrivare con i TIR o BILICI, il costo del quadro elettrico con un voltaggio di minimo 45 Kwt e di sicuro di un grosso generatore esterno, per evitare la figuraccia del “venditore di birre” che ha organizzato PIO E AMEDEO, il costo dei viaggi dell’Artista, dei musicisti, i costi altissimi dei viaggi dei TIR e personale che portano la strumentazione tecnica audio-luci, ed infine il cachet dell’ Artista, dei musicisti, dei Facchini, dei Fonici, il Servizio di Sicurezza, il Servizio d’ Ordine, il cachet dell’agenzia dell’ Artista ed il cachet dell’ Organizzatore locale, la promozione e la pubblicità.
Ora da giornalista e da organizzatrice di spettacoli da 30 anni, snobbata dal Sindaco che ho votato e fatto votare, mi chiedo: ma come si fa a scegliere un Artista senza aver chiuso prima il relativo Contratto? È pura follia! È pura totale incapacità nel settore, non solo dello spettacolo, ma della “gestione amministrativa di un Ente Pubblico!