IL FILOSOFO MASSIMO CACCIARI CONTRO IL GOVERNO: “LA NUOVA STRETTA SUL GREEN PASS È INCOSTITUZIONALE ED INTOLLERABILE

“Non facciamo la follia di obbligare alla vaccinazione gli adolescenti che non rischiano nulla”

Massimo Cacciari, filosofo, sempre stato notoriamente di sinistra, certo non un no-vax, e certo non uomo di Salvini né di Meloni, ma da mesi, in maniera obiettiva e corretta, lancia appelli ai governi della sua parte politica, che sono più sordi e ciechi che mai. Ecco cosa dice Cacciari in una intervista di 2 giorni, rilasciata ad una Radio nazionale:
“La nuova stretta sul Green pass è gravissima, intollerabile e anticostituzionale. I vaccinati possono infettare, infettarsi ed ammalarsi gravemente, quindi a livello sanitario non ha senso continuare a vaccinarsi con questo che non è un vaccino come dicono tanti scienziati ed anche il presidente della Casa Farmaceutica Bayer. O il Green pass diventa una carta d’identità e noi ogni 6 mesi siamo costretti a vaccinarci oppure cambiamo strategia. Non si può più vederla come un’emergenza perenne”.
E continua: “Ci sono due elementi da valutare, uno è legato alla parte istituzionale-giuridica e mi sembra che siamo arrivati a livelli davvero intollerabili.
Il secondo aspetto è quello medico, è risaputo che anche i vaccinati possono infettarsi e la categoria più a rischio, quella anziana, è vaccinata oltre il 90%, la percentuale di ospedalizzati vaccinati nelle fasce più anziane dimostra che non basta questo vaccino per proteggere dalla malattia grave. Allora mi chiedo perché continuiamo a vaccinarsi con questo vaccino? I vaccinati contagiano e vengono contagiati. Quindi questa nuova stretta è un passo gravissimo, di una palese incostituzionalità, che non è sostenuto dai dati che abbiamo. Non si può continuare così, trascurando ogni attenzione a cure mediche tradizionali, dovremmo iniziare a pensare ad una strategia di convivenza con il virus. Oppure dobbiamo continuare a vaccinarci per sempre? Il principio fondamentale per imporre una cura a livello costituzionale è quello del consenso informato, ma qui non mi pare che siamo informati su questi vaccini. Io mi limiterei ad un semplice appello: non facciamo la follia di obbligare alla vaccinazione chi non rischia nulla, cioè le categorie sotto i 12 anni. Anche l’Oms ha detto che bisogna raccogliere maggiori evidenze prima di raccomandare la vaccinazione sotto ai 12 anni. Non facciamo la follia di costringere alla vaccinazione gli adolescenti che non rischiano niente”