Questa sera il Festival balla con il dj storico di RTL Massimo Alberti. Ecco cosa ha detto prima di fare le prove costume, alla redazione mobile di Noi Italia.
“Ama si è ricordato di me, del nostro sogno di molti anni fa, quando sfidò la sorte, lasciò tutto e partì per Roma in cerca di fortuna. Mi disse ‘Un giorno saliremo su quel palco insieme’ Quel giorno è questa sera”.
di Tiziana Pavone
Diamo voce a un altro settore duramente colpito durante la pandemia: il mondo delle discoteche, che hanno dovuto chiudere, in molte per sempre. Questa sera a omaggiare tutto quel mondo ci sarà lui: il dj storico di RTL Massimo Alberti. Ecco cosa ci ha detto ieri sera, alla festa tenutasi al Victory, dove erano presenti Personaggi di spicco di Mediaset e della Rai, compreso il direttore di Rai 1 Coletta.
Alberti: “Lo voglio ringraziare, perché Ama conserva intatto il valore dell’amicizia e il grande successo non lo ha cambiato. Oltretutto è sensibile al momento che stiamo attraversando con la forte crisi che ha colpito tutto il nostro settore per via della pandemia. Essere sul palco questa sera, in apertura del Festival mi dà l’opportunità di rappresentare tutti i miei colleghi dj, che non riescono più a lavorare perché le discoteche sono chiuse. Per fortuna si vede uno spiraglio, con l’ultimo decreto legge, che riaprirà le sale da ballo dal 10 di febbraio. Sono molto emozionato per questa sera, non lo nascondo, non so se riuscirò a dire qualcosa. Vorrei che la mia presenza sul palco fosse un incoraggiamento, una iniezione di energia positiva per far rialzare tutti. Mi dispiace di aver letto sui social polemiche legate al divertimento che c’è stato in sala, All’Ariston. Ma penso che noi, col mestiere che facciamo, dobbiamo portare allegria per missione. Non ci chiediamo mai, se chi entra in discoteca e si mette a ballare, quando è a casa proprio vive disagi esistenziali o sociali. C’è chi ha perso il lavoro, chi gli affetti più cari e magari c’è il bisogno di distrarsi. Un ballo non ci cambia la vita ma di sicuro è un alto momento di condivisione, di comunione di anime. Una cosa che dà la forza, l’energia di tirare avanti con la vita e le cose che ci capitano, non tutte belle. Che vita sarebbe senza musica? La pandemia ci ha tenuti in prigione e adesso c’è tanta voglia di liberarsi; di tornare a ridere, a scherzare, a lavorare, a vivere. Non credo che là fuori troveremo una società diversa da come l’abbiamo lasciata. E non è che prima fossero solo rose e fiori. Spero tanto che invece, la pandemia ci abbia aiutato a crescere come persone, tanto da farci capire che il valore della solidarietà, dell’amicizia, dell’umanità sono la priorità. Se vogliamo migliorare la società dobbiamo ripartire da noi. Non da un ballo in sala, che nasce spontaneo per via della voglia di tornare a vivere. Per tutto questo, abbasso le polemiche e…mille volte grazie, Ama!”
(foto di Tiziana Pavone)