IMPERDIBILE OMELIA DELL’ ASSUNTA ALLA CHIESA DI SAN SIMPLICIO DI OLBIA DEL PARROCO DON ANTONIO TAMPONI
L’ Editoriale di Graziella Marchi
La Santa Messa delle 19 era prevista all’ esterno, dove erano state appositamente posizionate oltre 100 sedie, ma un temporale improvviso alle 18.30 ha obbligato il Parroco ad officiarla all’ interno.
“Questa Messa vale doppio” – dice ai fedeli Don Antonio Tamponi – “stiamo soffrendo tutti questo caldo, anche noi quassù nell’ altare, dove queste mura di granito di oltre mille anni sono roventi”.
Ma i fedeli, quasi tutti col ventaglio, seguono attentamente le parole, le spiegazioni, le risposte agli incomprensibili atteggiamenti dei giovani d’ oggi, e da’ le responsabilità giustamente a noi adulti, quando dedichiamo soli 10 minuti al giorno ai nostri figli, impegnati come siamo ad ascoltare un TG o vedere una partita.
La Festa religiosa di Maria, la Madonna, assunta in Cielo direttamente dalla SS. Trinità, “e’ una grande e non dobbiamo chiamarla “Madonnina” – dice Don Antonio – con una magistrale Omelia, imperdibile, che ti fa davvero capire il senso della vita e della fede, con battute che fanno sorridere ed altre che fanno commuovere.
Don Antonio Tamponi, per tanti anni parroco della Cattedrale di Tempio Pausania, è da poco tempo Parroco della Chiesa di San Simplicio di Olbia, e non potevo non andarlo a salutare.
“Che cosa ci fai tu qui, oggi? – mi dice sorpreso, nella Sagrestia dove entro per la prima volta e vado a salutarlo al termine della funzione. “Son venuta appositamente ad ascoltarla perché mi commuove sempre, Don Antonio”.
Ci salutiamo e sono stata fortunata ad incontrarlo, perché è da 2 giorni negativo al Covid19, mi dice, e grazie a ciò ha potuto celebrare la Messa alla Madonna di oggi 15 agosto, imperdibile, come ogni sua Messa, ogni volta ricca di parole uniche, che ti motivano di una fede piena di positività.