CAGLIARI, LA CITTA’ ESULTA NELLA STORICA PIAZZA JENNE, SULLA STATUA DI CARLO FELICE, PER LA SQUADRA DI CALCIO RISALITA IN SERIE “A” CON TANTO DI FUOCHI D’ ARTIFICIO DEI TIFOSI
Foto e testo di Graziella Marchi
Quando ormai ci si stava arrendendo. Quando Ranieri aveva ancora 3 cambi e ci chiedevamo tutti perché non li utilizzasse e nessuno riusciva più a stare seduto in panchina. Quando ci chiedevamo perché abbiamo preso al secondo tempo un palo e 3 parate del bravo portiere del Bari. Quando abbiamo detto “è finita”, così come in Cagliari Bari al 95esimo è arrivato il rigore e goal del pareggio, così, in eguale sequenza temporale, è avvenuto il “miracolo” del GOAL magnifico di Pavoletti.
Le urla dei cagliaritani sono all’ unisono, mai gioia più grande sportiva per i sardi esplode in ogni persona, dopo le restrizioni per la pandemia che sembrano lontanissime.
Ed è naturale dire: “andiamo in Piazza Jenne”, la piazza dove i cagliaritani da sempre hanno festeggiato pacificamente la loro felicità calcistica, rivestendo la statua di Carlo Felice con la maglia del Cagliari, dove i tifosi salgono, e salgono anche sopra il tetto delle 2 edicole storiche che stanno parallelamente nella Piazza, da dove partono i fuochi d’ artificio.
È un tripudio di macchine che suonano, di moto che rombano, di bambini che saltano, di ragazze e ragazzini che a squarciagola cantano gli slogan noti per la squadra del cuore rossoblu’, gli stessi colori della maglia ufficiale portata nel campo del Bari, città che al Cagliari ha sempre portato fortuna. E con essa le preghiere dei cagliaritani del quartiere, i stampacini, a Sant’ Efisio, anch’essi presenti tra la folla in festa. Infatti, ancora increduli, siamo in SERIE A!